lunedì 17 marzo 2014

Egocentrismo collettivo

Sarà che siamo continuamente bombardati da immagini, video e notizie di una crudeltà atroce, ma ormai la nostra società è dominata dall'indifferenza. Le persone muoiono per il freddo in strada, ogni giorno una madre uccide il proprio figlio, le persone si suicidano per colpa di una disperazione finanziaria, una vecchia viene derubata in strada e noi per un attimo indossiamo un velo di malinconia ma alla fine dei conti stiamo a guardare distrattamente, come se tutto ciò non riguardasse ognuno di noi. La società è malata, è come se avesse un cancro e questo venisse alimentato dalla nostra indifferenza. Come mai si è arrivati a questo punto? Con l'arrivo della psicanalisi l'uomo non pensa più in maniera collettiva, bensì si concentra su se stesso, ben prima nel rinascimento nacque l'individualismo, l'uomo è artefice del proprio destino, anche la pittura astratta genera un'individualismo profondo, ognuno interpreta il dipinto come vuole. Abbiamo cercato nel tempo e nella storia la nostra individualità, oggi esiste ed è un bene perché ognuno è libero di essere ciò che vuole, ma forse è proprio questo che ci ha portati a questo punto? Siamo talmente concentrati su noi stessi da dimenticare tutto ciò che ci circonda e che ogni giorno accade nel mondo, sarà un egocentrismo collettivo, ma ci sta portando a una forma cronica di apatia. "L'indifferenza è la paralisi dell'anima, è una morte prematura" Anton Cechov.

lunedì 10 marzo 2014

I confini del male

DezUltranoia - DeviantART
Il nomos della terra inteso come confine, qualcosa di astratto ma così vicino al nostro mondo. Confine inteso come luogo, casa, confine in senso storico, la guerra era giusta se si oltrepassava quel confine, la pirateria, la morte, lo schiavismo erano atti normali. Ma cos'è realmente il confine? Qualcosa che deve essere oltrepassato, ma in realtà non esiste. Il confine è una linea immaginaria che l'uomo stesso crea e definisce all'interno della sua mente. Ma perché? Siamo abituati a pensare a dei limiti, ma se questi non esistessero? Se fossero creati da noi stessi? Si dice che utilizziamo soltanto il 10% del nostro cervello, pensate cosa potrebbe succedere se riuscissimo a usarne una percentuale più elevata. Non esisterebbero confini, tutto ciò che pensa la nostra mente potrebbe essere realizzato, oppure questo stesso cervello potrebbe diventare un'arma micidiale ed essere usato nel modo peggiore, guidato dall'anima buia che tutti possediamo. La storia insegna, ma purtroppo è ciclica, come l'araba fenice che risorge, gli stessi errori vengono fatti nel tempo. Scoperte quali la bomba atomica, i gas, i sommergibili hanno portato solo morte e distruzione, hanno oltrepassato quei confini che all'inizio ho citato e forse senza confini il mondo sarebbe perduto, perché la mente non avrebbe limiti nella malvagità. "L'unico modo per non far conoscere agli altri i propri limiti, è di non oltrepassarli mai" Giacomo Leopardi.

sabato 8 marzo 2014

Carosello

Dopo anni di silenzio finalmente ho capito. Ti sarai chiesto almeno una volta nella vita "perché è successo proprio a me?" il perché esiste, devi semplicemente aspettare. Il caso non esiste, è come se i fenomeni della vita fossero già scritti e incastrati in modo perfetto come i pezzi che compongono un puzzle, ma devi essere tu a capire quando e quale tassello incastrare. Ho espresso varie volte l'idea che la vita sia un insieme di segnali, simboli, messaggi che dobbiamo capire, elaborare e interpretare. La vita è un gioco e dopo tante lacrime il cavallo del carosello si è fermato, ci sono salita sopra e ho iniziato a girare a una velocità incommensurabile. La velocità aumenta a una potenza elevatissima ogni giorno che passa fino a farmi diventare ciò che vorrei essere e che oggi sto diventando. Quando il vaso fu aperto da Pandora liberò tutti i mali e il mondo divenne un posto invivibile, quasi deserto, fino a che non venne liberata la speranza e il mondo riprese a vivere, perciò la speranza è sempre l'ultima a morire. "Essere giovani vuol dire tenere aperto l'oblò della speranza, anche quando il mare è cattivo e il cielo si è stancato di essere azzurro" Bob Dylan.

martedì 27 marzo 2012

Gioco di maschere


Tu ipocrita, bugiardo ed esaltato. E dire che sei nato sotto le mie stesse stelle, ma della mia anima neanche l'ombra più pallida ti sfiora. Eppure lei è così legata al tuo lato più esposto, non a caso quello del tutto creato, pensato, quello illusorio che in lei crea una patina scura sulla pupilla non permettendole di vedere la profonda verità, quella che lui neanche tanto segretamente custodisce. Sarà l'amore che ti rende cieca? Come puoi amare il bianco e il nero contemporaneamente? Il bianco rappresenta la totalità dei colori, comprende tutti i colori dello spettro, è purezza, mentre il nero è la totale assenza di colore, è la completa negatività e riesco a percepire come entra dentro te. Forse riesci a formare un grigio, unendo una grande quantità di bianco con un pizzico di nero che rappresenta ciò che di bene trovi in lui, dipingendo tutta la tua tela armoniosamente. Oppure lasci che la tela diventi completamente nera, priva di colore, lasciandoti divorare dai pensieri contorti ed esageratamente rimuginati. Come puoi innamorarti di una maschera? O forse anche tu indossi una maschera che nessuno riesce a vedere? Probabilmente sono stata accecata da un'altra maschera. L'unica maniera per giustificare una bugia è un'altra bugia "Alessandro Morandotti"

sabato 15 ottobre 2011

Un curioso vestito di farfalle

Lei è un sinuoso angelo che a volte indossa uno stretto vestito nero che non la fa respirare ne muovere, si sente legata, ha bisogno di liberarsi, di provare cose mai provate. Si nutre di tutto ciò che lui può darle, fino a ucciderlo. E' sempre alla ricerca di nuove emozioni, di nuovi limiti da valicare, di nuove anime da assaporare, ma le conserva come un collezionista di insetti farebbe con la farfalla più bella e rara che possiede, la osserva, la esamina, trae tutto ciò che più di bello possiede e poi la soffoca nel suo piccolo e buio vaso di vetro. Ma lei non è affatto malvagia, lei è solo curiosa. Ma perché non accontentarsi di ciò che di bello sia ha? Forse se lasciassi libera quella farfalla capiresti che non c'è niente di più bello e affascinante della sua incantevole danza o forse potresti lasciarla soffocare lentamente nella sua gabbia, qual'è la soluzione che ti incuriosisce maggiormente? Indossarla. Il male principale dell'uomo è l'inquieta curiosità delle cose che non può conoscere e per lui è peggio trovarsi in questa inutile curiosità che nell'errore "Blaise Pascal"

venerdì 10 giugno 2011

L'esperimento di me stessa


Per caso trovai voglia di sapere, di capire, di provare cose non comprese. Non tutti capirono, ma mi spinse l'idea di poter rispettare la madre terra, di sapere che avrei potuto contribuire al suo ciclo vitale, mi aiutò sapere che non avrei più sofferto, ma che mi sarei nutrita esclusivamente di ciò che la terra mi dava. Non molti ci credono ma il cambiamento è evidentemente sano, positivo, nuovo e illuminante. Non credi che il cibo possa cambiare i tuoi comportamenti? Smettendo di mangiare coloro che non sono destinati al tuo piatto scoprirai quanto la vita sia importante e grandiosa, ricercherai le tue origini, tutto ciò che è natura, tutto ciò che è colore. Forse mangiamo inconsapevolmente l'anima di chi dovremmo proteggere? Sono l'esperimento di me stessa e come tale osservo giorno dopo giorno i cambiamenti estremamente positivi che il mio corpo e la mia mente effettuano, l'approccio con l'individuo, un nuovo modo di pensare e ragionare, un nuovo modo di vivere. Questa è la storia di una vegetariana che non vide più il numero 13 dal giorno della sua conversione. "Mangiare carne è digerire le agonie di altri esseri viventi" Marguerite Yourcenar

sabato 20 novembre 2010

Il mistero della vita


Aprire gli occhi comporta un risveglio insolito, chiedi a te stesso il perchè delle tue capacità motorie e cerebrali, del fatto di avere determinati lineamenti comuni a tutti, del solo poter sentire, non è strano quanto l'uomo sia perfettamente costruito? Hai degli attimi in cui muovendo semplicemente le mani ti accorgi che infondo è un meccanismo estremamente complicato ed elaborato, ma sei talmente abituato ai tuoi movimenti che non ti rendi conto della straordinaria bellezza e complessità del tuo corpo. Forse hai perso il senso della tua esistenza? Non ti sei mai chiesto chi sei, qual'è il tuo scopo all'interno del pianeta? Giorno per giorno distratto dal continuo movimento della società forse hai dimenticato la tua missione principale, quella di trasmettere qualcosa di importante al mondo, quella di dare un colore alla tua vita e un significato o una motivazione a qualsiasi azione eseguita nei singoli giorni. Se sei stato creato è per qualche ragione, forse non sai qual'è il tuo posto, ma prima o poi lo capirai, con il tempo lo capirai. "Le persone viaggiano per stupirsi delle montagne, dei fiumi, delle stelle e passano accanto a se stesse senza meravigliarsi" S. Agostino.

mercoledì 27 ottobre 2010

Il guerriero

Provando dolore costantemente hai imparato a conviverci, hai creato un chip nella tua mente in grado di cancellare tutto ciò che ti ha creato dispiaceri. E' come se resettassi i ricordi per qualche tempo, ma durante il più profondo silenzio arriva qualcuno che ti sussurra all'orecchio ciò che ti colpì al cuore, riaprendo quella ferita ormai in fase di chiusura, distruggendo il tuo equilibrio, facendoti perdere il controllo. Vorresti perdere la memoria? Forse potresti dimenticare quel taglio da una certa prospettiva, ma dall'altra forse non potresti essere ciò che sei ora, uomo corazzato, armato di forza, guerriero. Tu che hai imparato ad amare, a soffrire, a perdonare, hai imparato a vivere, vorresti veramente dimenticare? Non puoi scappare dal tuo destino, è una serie di eventi che ti porterà all'equilibrio. Hai imparato a conoscere il mondo, hai capito quanto possa essere crudo anche se pieno di bellezza, ma tutto ciò ti servirà a sconfiggere con più coraggio e consapevolezza i tuoi demoni. Allora guerriero tieni la spada con te perchè ti servirà, forse non adesso, ma prima o poi la impugnerai di nuovo e sarai più forte di prima, se avrai la tua memoria. "A che serve passare dei giorni se non si ricordano?" Cesare Pavese.