venerdì 4 settembre 2009

Incontrollabile metamorfosi


In base a situazioni o avvenimenti, possiamo subire una trasformazione nel carattere, nei sentimenti, nelle idee, nelle azioni. Il cambiamento talvolta è traumatico, non sempre siamo disposti a una metamorfosi completa, non è così piacevole a primo impatto cambiare ciò che ci rappresenta, cambiare abitudini, cambiare addirittura luogo in cui vivere, è sempre molto più accogliente l'ordinaria vita di sempre. Saltiamo in un nuovo buco, sconosciuto, non sappiamo nemmeno se esistono luci al suo interno, ma dobbiamo continuare a camminare, prima o poi riusciremo a vedere sempre più intensamente, ci vuole pazienza e finalmente osserveremo il nuovo mondo, non possiamo sapere se sarà un luogo ospitale o meno, sappiamo solo che è un passaggio della vita da affrontare. La metamorfosi inquieta, ogni giorno il pensiero cambia, si modifica, evolve, fino a stabilizzarsi, ma non durerà a lungo, aspetterà la prossima occasione per fare in modo di distogliere lo sguardo dalla monotonia, continuerà ad accusarci e continueremo a trasformarci, stabilizzeremo veramente il nostro pensiero solo nella fossa. Credo che il cambiamento possa avvenire solo dopo certe esperienze, escludendo il ciclo vitale, è un qualcosa che non possiamo controllare, come la metamorfosi fisica, è un susseguirsi di eventi senza sosta. Tutto cambia all'interno del mondo, tutto nasce, cresce e muore, siamo destinati a una continua modifica del corpo, del pensiero, della vita stessa, se questo non si può evitare, cerchiamo semplicemente di evolverci al meglio. "Il cambiamento non è una scelta, succede, e ti ritrovi diverso" dal film Il ladro di orchidee.

lunedì 31 agosto 2009

La principessa impaziente


La realtà nn è come le favole, loro hanno sempre un lieto fine, la vita non è tutta in bianco o in nero, ma è composta da sfumature, non c'è solo male o bene, si può essere in una posizioni di centro oppure incondizionata. Nel bianco amiamo, sorridiamo, viviamo, nel nero, odiamo, piangiamo, muoriamo, ma questo non significa che il nero sia peggiore delle sfumature che si possono rivelare più nere del nero, quali l'incertezza di vivere nell'attesa. Aspettare qualcosa che potrebbe non avvenire, aspettare senza sicurezze di avere un finale fiabesco, aspettare invano chi non ci aspetta è più nero del nero. Potremmo immaginare amorevolmente la fine dell'attesa, ma questo non significa che ci aspetta una felice conclusione, è come al solito si rimane delusi, maledetti sogni irrealizzati. Attesa che suscita dolore, insoddisfazione, ansia, sfumatura senza compassione, solo noi stessi potremmo fermare questa agonia, ma a volte vogliamo ancora sperare e sognare, anche se il nostro finale sarà senza lieto fine, potremmo dire di aver almeno tentato. Come diceva Emerson : "Il mondo è tutto fatto di porte, di occasioni, di corde tese, che attendono di essere toccate" l'attesa è nelle nostre mani se ci pensate, perchè sono i fatti che aspettano di essere toccati, le occasioni aspettano di essere prese in mano ed esplorate, non siamo noi ad aspettare, anche se spesso preferiamo l'indifferenza, che il tempo vada avanti a suo modo, noi non siamo le vittime, ma gli autori dell'attesa, l'abbiamo inventata noi stessi, possiamo avere tutto, se solo volessimo, ma la migliore compagna dell'attesa è l'impegno.