martedì 11 maggio 2010

Diventando melma degli abissi

La mente è talmente invasa dai pensieri che hai l'impressione di avere un alveare inserito nella tua testa, il ronzare crea in te un buffo senso di vuoto che ti porta alla sordità. Ti svegli immerso in acqua, nuoti, lotti, vuoi tornare a riva, ma a un certo punto ti chiedi a quale scopo? C'è veramente qualcosa che ti spinge a continuare a vivere? Preferiresti lasciarti andare a fondo, affogare nel totale disprezzo della vita e forse qualcuno finalmente si accorgerà che esisti, oppure rimarrai incastrato nell'abisso senza che nessuno si preoccupi di dove tu sia svanito. Probabilmente tutti almeno una volta abbiamo immaginato come sarebbe la morte, forse scopriremo le verità più nascoste, tutto ciò che non ci hanno mai rivelato per paura di ferirci, ma questo ci ha ucciso comunque, perchè non sapevamo. Vivere su un filo di una ragnatela, nel dubbio più atroce, pensare continuamente a fatti che nessuno mai ti confesserà se sono reali o frutto di una forza negativa. Ti svegli da un lungo riposo senza un valido motivo che segni la tua esistenza, senza alcuna forza che ti spinga a lottare ancora, non vuoi essere una persona migliore. Questo è il vizio, quello di non avere stimoli per dare un senso alla tua vita, il fatto di continuare ad autolesionarti con le tue inutili paranoie, con i tuoi insensati pensieri autodistruttivi, se questa è vita allora stacca il laccio emostatico. "E' meraviglioso che ogni giorno ci porti una ragione nuova di sparire" Emil Cioran.

13 commenti:

  1. Dolore e morte sono l'imput per desiderare con più forza il vivere e il gioire. Siamo esseri imperfetti non sappiamo amare le cose buone solo per quello che sono. Abbiamo bisogno di ricordare che c'è il male, la noia, la fine. E nel viaggio ci tormentiamo inutilmente.
    Un bacione carissima miaaaoooùùùù

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  2. Scrissi anch’io una riflessione tempo fa sull’argomento...
    Penso che tutti gli uomini... colti o ignoranti... poveri o ricchi... allegri o tristi... ognuno a modo proprio... vivono la loro vita con il pensiero ricorrente di... quando verrà quel giorno... come sarà!!!
    Il mistero della morte ha spinto i filosofi a lunghe meditazioni... i poeti a scrivere fiumi di versi... e rammento questo...

    "So che morirò, ma non ci credo"
    dice Jacques Madaule.
    Lo so, ma non ne sono intimamente persuaso.
    Se ne fossi persuaso, completamente certo, non potrei più vivere.
    La morte è questo... la completa uguaglianza degli ineguali.

    tratti da: Pensare la morte?
    di Vladimir Jankélévitch

    Indubbiamente un post è molto profondo e riflessivo!!!
    Brava carissima Ela... grazie della visita è sempre un piacere... con un abbraccio ti saluto lasciandoti una serena serata... un bacione!!!

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  3. @-ELA-:

    Eluccia non è scappi un altra volta?
    mi raccomando rimani qui stavolta :)

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  4. Darko: No non scappo, è solo che ormai il tempo mi manca, cerco di procurarmene un pò ^____^ !

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  5. Ciao Ela,questo post serve a fare riflettere,io ho preso la mia vita come una sfida,la vita è come un film,e io ho deciso che vale la pena aspettare il finale.
    Buona serata e grazie delle tue dolci parole da me.
    Un bacione.

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  6. Ela, post che fa riflettere, eccome!

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  7. Solo una cosa:
    Wow.
    Davvero, non so che dire.
    Sei troppo profonda. XD

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  8. Laura: Grazie donna troppo gentile ^____^

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  9. Ciao Ela...ogni volta che passo da te ....è un invito alla riflessione! grazie per esserci!

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  10. Cara...se si aspetta che qualcuno si accorga del "nostro" suicidio...beh! Stiamo fresche! Come si dice dalle mie parti.
    Solo noi possiamo aver davvero cura di noi. E solo noi possiamo trovare gli stimoli giusti, la stima in noi, la considerazione per noi, la vita vera. Gli altri e il resto...tutto è quasi sempre molto relativo.

    Un bacio.

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  11. ciao Ela... non sempre si vuole sparire... in altre l'istinto di sopravvivere ha il sopravvento... scusa il gioco di parole... eheheheheh... però è vero che a volte non si vede intorno niente di positivo...
    buon inizio settimana ^_____^

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  12. Rileggo il mio commento e trovo che il pensiero non s'è spostato di una virgola!

    Ma come stai? Tutto ok? Vedo che scrivi molto poco...

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  13. Primo. Pensavo di essere l'unico essere vivente (italiano) a leggere Cioran.
    Due. Hai toccato il cielo con sto post, ma sei precipitato con quello delle nuvole.
    Tre. Come mai così tanto tra un posto e l'altro? Che c'è, quando si scopa non si scrive?

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